Il teatro Comunale - Cosenza la città dei Bruzi

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Il teatro Comunale

Il Teatro Rendano

Il teatro Rendano



La storia del Teatro Comunale, che nel 1935 diventa Teatro Rendano, in omaggio al musicista Alfonso Rendano,inizia nel 1877.

Il Comune delibera di costruire una struttura in grado di sostituire il Teatro Reale di Ferdinando di Borbone, soppresso nel 1853, che aveva abituato la città agli spettacoli teatrali.
Il progetto prescelto è dell'ingegnere Nicola Zumpano e l'opera appaltata al sig.Paolo Greco.
Ma gli stanziamenti iniziali si rivelano insufficienti e ben presto i lavori vengono sospesi (1884-1885). Un nuovo contratto d'appalto fissa la consegna dei lavori al 21 luglio del 1900.

Le polemiche per la decorazione si trascinano fino al 1902, quando si spera di inaugurare il teatro con l'opera Consuelo del maestro Rendano.
Ma un crollo del soffitto nell'ottobre 1902 provoca ulteriori ritardi che si trascinano fino al 1906, data in cui il pittore cosentino Enrico Salfi porta a termine l'opera di ricostruzione delle decorazioni del soffitto.
La struttura, il cui costo aveva superato la cifra di un milione di lire era ormai completata, ma non c'era ancora l'illuminazione e solo nel 1909,dopo oltre trenta anni dalla prima delibera,l' inaugurazione,tanto attesa ha luogo il 20 Novembre.

I Musicisti Cosentini e le loro opere...


Stanislao Giacomantonio

Tra le opere della stagione 1913 viene inserita Fiord'Alpe del compositore cosentino Stanislao Giacomantonio. La sua opera, recensita dai maggiori quotidiani italiani, viene in seguito acquistata dall'editore Sonzogno che la rappresenterà a Milano con il titolo
"La leggenda del ponte".






Maurizio Quintieri

Tra le opere della stagione lirica del 1922 spicca la prima nazionale di Julia, dramma di Maurizio Quintieri ambientato a Napoli durante la rivoluzione del 1799.Il pubblico,commosso dalle vicende di Julia (Liana Avogadro) e Marco (Antonio Marquez) applaude a lungo esprimendo al giovane compositore cosentino un successo che si ripeterà nella sua lunga carriera artistica con altre opere ( Liliadeh verrà rapprentata nel 1967 nel nuovo Teatro Rendano )




Alfonso Rendano

La mancata esecuzione (1902) dell'opera Consuelo del grande musicista cosentino, fu compensata nel 1935 da una serata dedicata alla sua memoria, in presenza delle figlia Maria Ruffolo.
Vennero eseguite dal suo allievo Alfonso Caporali, alcune delle sue più belle pagine di pianoforte.
L'orchestra del Teatro S.Carlo di Napoli infine dedicò al folto pubblico la Marcia funebre in morte di un pettirosso, la Romanza e l'ultimo tempo del Concerto per pianoforte e orchestra.
La serata fu il primo di una serie di riconoscimenti al grande pianista completata dall'attribuzione del suo nome al teatro Comunale.


I Direttori d'Orchestra


Emilio Capizzano

La ripresa della lirica dopo la pausa bellica con il Rigoletto (1 maggio 1920), mette in evidenza un talento locale, il maestro Emilio Capizzano di Rende, che dirige tutte le opere in cartellone fino al 1925, prima del definitivo trasferimento in America del Sud.
Con il quinquennio di Emilio Capizzano la città vive uno dei periodi migliori dal punto di vista della lirica grazie all'impegno ed alla dedizione del maestro...




Dagli anni 20 agli anni 40 Lirica, prosa e varietà


Dopo una pausa di due anni, il 1927 segna il ritorno alla lirica con Verdi e Puccini, sotto l'egida del fascismo cosentino. (Michele Bianchi apre con un discorso al teatro nel 1924 )
Anche la prosa con Eleonora Duse e la Galli richiama un folto pubblico e la rivista fa il pieno con Anna Fougez.
Ma la lirica, per il lievitare dei costi, sparisce progressivamente dai cartelloni fino a tutto il 1934.




Guerra e ricostruzione


L'ultima stagione lirica del teatro si trascinò a fatica finchè anche il Rendano, come tanti altri edifici, fu gravemente danneggiato dai bombardamenti.Cosenza si ritrovò così ancora una volta orfana del suo teatro, e solo dopo molti anni (1953) il Comune affidò all'architetto Enzo Gentile l'incarico per la progettazione dell'opera.
La spinta decisiva per il completamento, è merito di Giacomo Mancini, Ministro dei Lavori Pubblici, che nel Dicembre 1966,con una solenne cerimonia,consegna il Teatro al sindaco Stancati.



L'inaugurazione


Come nel 1909, tocca ancora a un'opera di Verdi, nel Gennaio del 1967, il compito di inaugurare il teatro, che ricostruito ed ampliato nel palcoscenico, nel boccascena e nel golfo mistico diventa una delle strutture più valide del mezzogiorno d'Italia.
La Traviata, con Virginia Zeani, - una splendida Violetta - entusiasma ancora una volta i cosentini..
La soprano dichiara "..Il Rendano è il più bel teatro da Roma in giù, per l'acustica, i colori intonati, l'architettonica.."



Il palcoscenico


Lo stupendo velario dipinto dal pittore Paolo Veltri, rappresenta il matrimonio di Luigi III D'Angiò con Margherita di Savoia, celebrato a Cosenza nel 1433.
Scrive Davide Andreotti nella Storia dei Cosentini:
"..ad incontrarla fuori le porte della città mosse il fior fiore delle dame cosentine.. la ricevè il Re,sotto un pallio sostenuto da Bernardo Caracciolo Arcivescovo di Cosenza…La reale coppia passò sotto una serie di archi di fiori che cominciò dal Carmine e finiva al Castello..Re Luigi condusse Margherita nella Cattedrale ..le feste furono celebrate per otto giorni con luminarie, con musiche, con tornei, con giostre e con quanto potesse offrire il paese.."


Rendano - Teatro di Tradizione



Dal 1967, dopo la rappresentazione di Liliadeh di M.Quintieri, la lirica riprende con grandi nomi che si alternano al Rendano fino al 1971- Anna Moffo, Giuseppe di Stefano, Marcella Pobbe.


Nel 1976, grazie anche all'impegno di Vincenzo Ziccarelli nasce il Consorzio Teatrale Calabrese e viene fondata la compagnia Teatro di Calabria.


Nel 1977 un ambito riconoscimento da parte del Ministro on.Dario Antoniozzi: il Rendano diventa Teatro di Tradizione e si affianca ad altri gloriosi teatri quali il Petruzzelli di Bari, il Regio di Parma ed il Comunale di Modena.


Accanto alla ripresa delle stagioni liriche, ecco i grandi nomi della prosa : Gassman, Eduardo,Albertazzi,Paola Borboni ed il ritorno del balletto.
Ed in tempi piu' recenti, dopo un nuovo restauro, durato due anni, ancora lirica e prosa ed un grande impulso alle stagioni concertistiche, grazie anche alle associazioni musicali locali come la Maurizio Quintieri e la Jonica.


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